Biografia
Claudia Razzi nata a Roma, è una nota doppiatrice e direttrice del doppiaggio italiana nonché figlia del curatore di edizioni Claudio Razzi.
Vincitrice del 7° Premio “Ferruccio Amendola” al Gran Galà del Doppiaggio.
Programma Didattico
MATERIA: DOPPIAGGIO
PROGRAMMA DIDATTICO
Nel corso si affronta l’analisi del doppiaggio di un’opera, cercando di aiutare lo studente a comprendere l’argomento trattato. Si analizza inoltre la materia, dalla sua nascita alla sua evoluzione nella cinematografia moderna.
METODO
Durante le lezioni relative al Doppiaggio vengono trattati i seguenti punti:
CONOSCENZA DELL’IO
La docente Claudia Razzi guida gli studenti in un esercizio di deprivazione sensoriale, in modo da cercare di risvegliare gli emisferi del cervello per poter lavorare al meglio in sala. Si svolgono esercizi di improvvisazione per stimolare la capacità di dialogo e di fantasia del prodotto che poi si andrà a doppiare.
USO DELLA VOCE E DELLA RESPIRAZIONE
Una buona interpretazione è fatta dal sapiente uso della voce ma soprattutto da come è possibile respirare in una battuta e da un’impeccabile tecnica.
Evidenziare le parole più significative di un testo da interpretare.
Non commettere l’errore di pensare di essere più convincenti ed efficaci puntando sulla “bella voce”. Il segreto è avere una “bella verità”.
Timbro e volume della voce sono fondamentali. Il doppiaggio fa forza sull’autenticità dell’interprete. Prima che con lo sguardo, un film viene ascoltato. Prossemica, tessitura, timbro, volume, dizione, articolazione e tempo sono fondamentali per un bravo attore al leggio.
“COLORE” DELLA VOCE
È fondamentale guardare la scena da doppiare almeno due volte, e subito dopo cercare di cogliere i colori della scena per poi riprodurli con i colori della voce.
“Chi è il mio personaggio?”, “Dove si trova?”, “Come si muove?” “A chi si rivolge?” sono le domande fondamentali per poter affrontare una scena da doppiare.
“BRUSIO”
Con il termine “brusio” si intende far capire ai ragazzi che oltre ai “protagonisti” la scena “vive”, spesso, di un suo contorno da non trascurare mai. Quel vociare in sottofondo si chiama brusio. La lezione, oltre alla scena da doppiare, sarà compresa di un brusio da svolgere in gruppo e da riascoltare collettivamente.
Il cinema lavora sulla naturalezza e sulla verità.
Non commettere mai l’errore di avere fretta nello svolgere il proprio esercizio.
Per gli incontri con la docente Claudia Razzi sono previste delle lezioni al fine di poter affrontare queste principali fasi di lavoro:
– Preparazione e Tecnica Vocale ed Emotiva
– Lettura della Scena
– Visone della Scena
– Doppiaggio
– Riascolto e Analisi
OBIETTIVI FORMATIVI
Dopo il lavoro sull’ascolto di sé stessi, sul brusio e sull’analisi del personaggio e quindi della scena da doppiare, far comprendere all’allievo-attore e doppiatore come ci si deve relazionare al leggio con le figure di Tecnico, Assistente, Direttore e l’importanza dell’autenticità che il doppiaggio richiede.