Ennio
Coltorti

Tecnica recitativa, tecnica recitativa COM MDP, analisi del testo

Il corso va ad approfondire il concetto di “Recitazione”, visto nelle sue sfaccettature, ponendo l’attenzione sull’assetto emotivo, analizzando quanto vissuto sulla scena dall’allievo/attore e dall’allievo spettatore.

Il corso prevede, canonicamente, una prima parte teorica e una seconda, prevalente, pratica secondo un metodo tradizionale e nello stesso tempo sperimentale e innovativo.

Sezione teorica:

• Si oggettiva, si codifica e di conseguenza si rende il più possibile “scientifico” il concetto di “Recitazione”.
  Per ogni gruppo si prevede un’introduzione di circa due/tre ore in cui il rapporto tra tendenze naturali e universali all’attività del “fingere” vengono trasformate in “mestiere”.
• Si analizzeranno fatti e avvenimenti della vita quotidiana e realizzazioni filmiche in cui il concetto di “verità” viene asservito a quello di “rappresentazione/evocazione della verità”.
• Saranno presi in considerazione Film e spettacoli ed esperienze emotivo/situazionali vissute dalla massa in relazione al concetto di “memoria” e “condivisione”.
• Si analizzeranno le varie possibilità materiche e immateriche dello strumento umano a nostra disposizione per realizzare la performance richiesta nei diversi specifici dell’attività attoriale: cinema (prevalente); doppiaggio; radio; teatro; cabaret etc:

Sezione pratica:

1° fase: Senza telecamera

• Ogni allievo viene invitato sulla pedana/palco;
• L’allievo viene stimolato ad affrontare l’“eccitazione/disagio” d’essere al centro dell’attenzione al fine di trasformarla in “eccitazione/piacere/agio” e abituarlo alla gestione della propria “ansia da prestazione”;
• L’allievo si esibirà in un monologo da lui scelto tra scene tratte da film o da letteratura teatrale che abbiano provocato in lui significative emozioni;
• Si inviteranno gli allievi-spettatori che hanno assistito alla performance a concentrarsi sulle emozioni provate durante l’esibizione e rivelarle il più possibilmente in modo oggettivo;
• Si chiederà all’allievo di rivelare i movimenti emotivi e i pensieri che lo hanno investito durante la performance;
• Si confronteranno le risposte;
• Si indicheranno all’allievo le difficoltà e gli impedimenti rilevati dall’insegnante durante la sua esibizione;
• Si inviterà l’allievo a ripetere l’esibizione utilizzando i suggerimenti e i consigli dell’insegnante;
• Si valuteranno insieme agli allievi-spettatori le variazioni positive/negative rispetto alla precedente esibizione.

2° fase: Con telecamera

Ogni allievo ripeterà il monologo questa volta registrato in primo piano;
Verrà mostrato il lavoro registrato all’allievo stesso e agli allievi-spettatori commentando dettagliatamente ogni problema oppure ogni funzionale caratteristica positiva dell’interpretazione prettamente cinematografica richiesta ed eseguita.

3° fase: Conclusione

Considerazioni generali dell’insegnante

L’obiettivo del corso è quello di fornire agli allievi tutti gli elementi per gestire in maniera ottimale “l’ansia da prestazione”, trasformando l’eccitazione-disagio in eccitazione-agio.