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Docente

Claudia
Coli

“ Take your broken heart, make it Into Art”
Meryl Streep

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Biografia

Claudia Coli si diploma nel 2001 alla scuola del Teatro Stabile di Genova, completa la sua formazione in Francia allo Studio Pygmalion, e in Italia presso il Centro Teatrale Santa Cristina diretto da Luca Ronconi.
Successivamente partecipa a diversi workshop di perfezionamento a Roma con Doris Hicks e Susan Main.
Il suo debutto sul palcoscenico arriva nel 2000 al Teatro di Genova nello spettacolo “I reverendi” con la regia di Jerzy Stuhr.
Subito dopo si trasferisce a Roma, dove inizia un percorso lavorativo dividendosi tra teatro e cinema.
Nel cinema esordisce nel 2001 in un ruolo da protagonista nel film “Le parole di mio padre” di Francesca Comencini, selezionato al Festival di Cannes, nella sezione Un certain regard.
Seguono spettacoli teatrali per la regia di Valerio Binascoquali “Il gabbiano di Cechov (nel quale interpreta Nina e Cara professoressa di Ljudmila Razumovskaja.
Nel 2003 viene candadata al Premio Ubu come Nuova attrice (under 30).
Torna al cinema con “Il fuggiasco” di Andrea Manni tratto dal romanzo di Massimo Carlotto.
Nel 2004-2005 interpreta Liliana Ungari nella miniserie televisiva “Amanti e segreti” per la regia di Gianni Lepre andato in onda su Rai 1.
Nel 2005 il regista Patrice Chéreau la sceglie per interpretare Yvonne nel film “Gabrielle”, dove recita in lingua francese al fianco di Isabelle Huppert. Successivamente, sempre in cinema, lavora con Renato De
Maria, Francesco Falaschi, Marina Spada e recentemente con Maria Sole Tognazzi nel suo ultimo film “Io e lei”.
In televisione sempre per la regia di Renato De Maria prende parte al serial “Medicina generale”.
Nel 2006 prende parte a una mise en espace dal titolo “Mastroianni e Cechov” per la regia di Nikita Michalkov.
Nel 2008 è Natasha nelle “Tre sorelle di Anton Pavlovič Čechov” per la regia di Massimo Castri.
Nel 2009 firma una sua ideazione assieme al musicista Arturo Annecchino dal titolo “La signorina Else… e di alcuni piccoli valzer” tratto da Arthur Schnitzler, un progetto tra parola, musica per pianoforte.
Nella stagione 2012-2013 è una delle protagoniste della commedia brillante “Cercasi tenore” per la regia di Giancarlo Zanettial. Successivamente lavora con Elio De Capitani e Ferdinando Bruni prendendo parte allo spettacolo Frost/Nixon di Peter Morgan prodotto dal Teatro dell’Elfo di Milano.

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Programma Didattico

Programma Didattico

Il corso si basa sull’insegnamento delle basi della recitazione, attraverso lo studio dei testi.

Nella fase iniziale il lavoro coinvolge il corpo per mezzo di un training fisico, affinché si giunga ad una maggiore consapevolezza di sé e delle proprie emozioni. Tali esercizi si svolgono con l’utilizzo della musica, che va a stimolare i cosiddetti “sensoriali”.

Successivamente vengono introdotte alcune tecniche di Recitazione, avvalendosi di “Dialoghi semplici”, analizzando le battute per obiettivi che si traducono in Azioni da interpretare.

Un’Azione è il tentativo di raggiungere uno scopo, o per dirlo ancora più semplicemente, è il tentativo di ottenere qualcosa; per affrontare un testo bisogna evidenziare le Azioni presenti al suo interno ed eseguirle nel modo più autentico possibile. La mera ricerca del Personaggio o dell’Emozione, conduce ad un’interpretazione artefatta.
Questo metodo invece permetterà di comprendere appieno il senso delle parole e le rivelazioni che possono derivarne.

Facendo riferimento ad un testo di Ivana Chubbuck si passa all’individuazione dei bisogni interiori dell’attore, trasponendoli nel Personaggio.
Il programma si intensifica con l’analisi di testi più complessi, di drammaturgia contemporanea e presi da vari film. In base al livello della classe verranno organizzate simulazioni di un provino.

Grazie al tipo di lavoro proposto l’allievo sarà in grado di:

  1. Superare le proprie timidezze e i propri blocchi, agendo nella verità della scena e delle emozioni senza essere limitato dal giudizio altrui.
  2. Mettere in atto le correlazioni tra parola e azione, corpo ed emozione all’interno di una scena.
  3. Essere autentico e concentrato durante un’Azione eliminando l’ansia da prestazione nei confronti pubblico che sta guardando il suo lavoro.
  4. Attivare quel tipo di concentrazione che permette di rimanere in connessione con se stessi e di ascoltare il partner anche di fronte a un pubblico o a degli esaminatori.
  5. Fare chiarezza circa i propri obiettivi scenici relativamente ad una data scena.

Masterclass

Sessioni di approfondimento dedicate allo studio e messa in pratica di tecniche, metodi ed esercitazioni che richiedono un livello di preparazione intermedio ed avanzato.

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