Film, star, party, dal 14 al 25 maggio Cannes diventa la città del cinema.
Con la 72a edizione del Festival che quest’anno sfodera un red carpet affollato di stelle internazionali.
Brad Pitt e Leonardo DiCaprio con Margot Robbie, accompagnano “C’era una volta a Hollywood”, ultimo film di Quentin Tarantino sull’amore per il cinema e la perdita dell’innocenza a Hollywood nel 1969, anno del massacro di Charles Manson.
Ci sarà anche Antonio Banderas alter ego di Almodóvar che insegue la Palma d’oro con “Dolor y Gloria”. Il film è già uscito in Spagna, ma è a Cannes che il regista della Mancha cerca gli applausi internazionali con una storia che pesca con potenza nella sua stessa biografia. “Come Sinfonia” di Mina è il brano principale della colonna sonora. Sul red carpet la coppia Banderas-Cruz è tra le più attese e amate.
Per l’Italia Marco Bellocchio corre per la Palma d’oro con il film sulla figura tragica del boss di mafia Tommaso Buscetta interpretato da Pierfrancesco Favino, che uscirà nelle sale italiane il 23 maggio 2019, giorno dell’anniversario della strage di Capaci. Il regista ha rivelato che tratterà per lo più la vicenda psicologica, e non solo la ricostruzione cronachistica dei fatti.
Alain Delon premiato con la Palma d’oro alla carriera Questo Festival sarà animato dalle polemiche sulla presenza di Alain Delon, mito del cinema francese, che ha finalmente accettato la Palma d’oro alla carriera, premio ideato per onorare il maestro del cinema Ingmar Bergman e, negli anni a venire, conferito a grandi nomi della settima arte (tra cui Woody Allen, Bernardo Bertolucci, Jane Fonda, Clint Eastwood). L’attore 83enne che sulla Croisette ha debuttato nel 1957, da Cannes non aveva mai avuto riconoscimenti. Il premio tardivo non è comunque piaciuto alle femministe. L’associazione “Women and Hollywood” ha lanciato sui social una protesta riguardante le opinioni dell’attore francese sulle donne. Portavoce dell’iniziativa è Melissa Silverstein, che tramite Twitter, ha ammesso di essere delusa dalla scelta di premiare qualcuno che “ha ammesso pubblicamente di schiaffeggiare le donne”. Inoltre, prosegue Silverstein, Delon “si è schierato con il Front National razzista e antisemita”. Dal canto suo, la direzione del Festival ha dichiarato la volontà di premiare Delon, “un attore leggendario e parte della storia di Cannes”. “Le contestazioni a Delon? Lo premiamo con la Palma d’oro alla carriera non con il Nobel per la pace” ha detto il delegato generale del festival di Cannes Thierry Frémaux incontrando la stampa internazionale alla vigilia della 72/a edizione. “Nessuno è perfetto – ha continuato – ma contraddizioni sono nella storia di ciascuno. Posso non essere d’accordo con quello che ha detto in passato, ma dobbiamo anche contestualizzarlo: Delon appartiene a un’altra generazione e a ben dire il Fronte di Le Pen rappresenta il 20 per cento dei francesi. Noi qui premiamo l’attore, l’artista che ha incantato Visconti e ci ha fatto sognare al cinema”.